Genesi 2:15-17

15 L'Eterno Iddio prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino d'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse. 16 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: 'Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; 17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai'.

Genesi 3:1-7

Il peccato d'Adamo e la prima promessa
1 Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: 'Come! Iddio v'ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?' 2 E la donna rispose al serpente: 'Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; 3 ma del frutto dell'albero ch'è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire'. 4 E il serpente disse alla donna: 'No, non morrete affatto; 5 ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male'. 6 E la donna vide che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, ch'era bello a vedere, e che l'albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch'era con lei, ed egli ne mangiò. 7 Allora si apersero gli occhi ad ambedue e s'accorsero ch'erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.

Romani 5:12-19

Il peccato e la grazia. I due Adami
12 Perciò, siccome per mezzo d'un sol uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v'è entrata la morte, e in questo modo la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... 13 Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo; ma il peccato non è imputato quando non v'è legge. 14 Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avean peccato con una trasgressione simile a quella d'Adamo, il quale è il tipo di colui che dovea venire. 15 Però, la grazia non è come il fallo. Perché se per il fallo di quell'uno i molti sono morti, molto più la grazia di Dio e il dono fattoci dalla grazia dell'unico uomo Gesù Cristo, hanno abbondato verso i molti. 16 E riguardo al dono non avviene quel che è avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; poiché il giudizio da un unico fallo ha fatto capo alla condanna; mentre la grazia, da molti falli, ha fatto capo alla giustificazione. 17 Perché, se per il fallo di quell'uno la morte ha regnato mediante quell'uno, tanto più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che è Gesù Cristo. 18 - Come dunque con un sol fallo la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così, con un solo atto di giustizia la giustificazione che dà vita s'è estesa a tutti gli uomini. 19 Poiché, siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'ubbidienza d'un solo, i molti saran costituiti giusti.

Matteo 4:1-11

La tentazione di Gesù
(Marco 1:12,13; Luca 4:1-13)
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengan pani. 4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio. 5 Allora il diavolo lo menò seco nella santa città e lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: Egli darà ordine ai suoi angeli intorno a te, ed essi ti porteranno sulle loro mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra. 7 Gesù gli disse: Egli è altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo. 8 Di nuovo il diavolo lo menò seco sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli disse: 9 Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori. 10 Allora Gesù gli disse: Va', Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. 11 Allora il diavolo lo lasciò; ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano.

Salmi 32

1 Di Davide. Cantico.
Beato colui la cui trasgressione è rimessa
e il cui peccato è coperto!
2 Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquità
e nel cui spirito non è frode alcuna!
3 Mentr'io mi son taciuto le mie ossa si son consumate
pel ruggire ch'io facevo tutto il giorno.
4 Poiché giorno e notte la tua mano s'aggravava su me,
il mio succo vitale s'era mutato come per arsura d'estate. Sela.
5 Io t'ho dichiarato il mio peccato,
non ho coperta la mia iniquità.
Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno;
e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. Sela.
6 Perciò ogni uomo pio t'invochi nel tempo che puoi esser trovato;
e quando straripino le grandi acque,
esse, per certo, non giungeranno fino a lui.
7 Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai da distretta,
tu mi circonderai di canti di liberazione. Sela.
8 Io t'ammaestrerò e t'insegnerò la via
per la quale devi camminare;
io ti consiglierò e avrò gli occhi su te.
9 Non siate come il cavallo
e come il mulo che non hanno intelletto,
la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia,
altrimenti non ti s'accostano!
10 Molti dolori aspettano l'empio;
ma chi confida nell'Eterno, la sua grazia lo circonderà.
11 Rallegratevi nell'Eterno, e fate festa, o giusti!
Giubilate voi tutti che siete diritti di cuore!

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